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Scigliano : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diCosenza.

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Comune di Scigliano

Scigliano turismo:

Paese antichissimo, la cui origine non è per nulla dimostrata. Si vuole che il suo primo nome fosse "Sturni", i cui abitanti assieme agli Argentani furono citati da Plinio nelle sue opere; in seguito prese il nome di "Sillano" dall'antico romano Marco Giunio Sillano duce delle milizie di Roma. Infine il nome si e trasformato nell'attuale Scigliano. Una conferma delle origini antichissime della città di Scigliano sta nel fatto che nel suo territorio si trovano diversi reperti storici tra i quali un ponte romano, monumento nazionale, risalente al 130 a.C. Nei periodi medioevali fu sede di una delle più rinomate "Università" (che è da intendersi come comunità) del Regno di Napoli. Fu città regia e si riscattò per ben tre volte dal feudalesimo dei signori Di Gennaro, Firrao e Principe d'Aquino. Scigliano chesa della Madonna di Monserratoebbe un ginnasio comunicativo, inserito in un grande complesso architettonico, curato dai Padri Filippini che avevano assunto l'onere di educare ed istruire i giovani del luogo e da dove nel corso degli anni uscirono eccellenti professionisti.
Nel dopoguerra, in seguito ai danni subiti, l'amministrazione comunale del tempo conferì al novello ordine dei RR. Padri Vocazionisti l'intera struttura la quale venne riportata all'antico splendore. Oggi una parte di tale complesso è stata ristrutturata ed adibita ad albergo ristorante e nella parte rimanente vi è l'antica chiesa dedicata alla SS. Maria di Monserrato, in questa chiesa sono custodite le spoglie del martire cristiano San Giustino.
Nel corso della sua storia, il territorio di Scigliano, un tempo molto vasto, è stato diviso in più comuni quali: Soveria Mannelli, Bianchi, Panettieri, Carlopoli, Carpanzano ed altri.
Cinque ordini religiosi eressero e/o vissero in Conventi o Monasteri presenti nel territorio del Mandamento di Scigliano (che contava circa 10000 abitanti): I Padri Osservanti di San Francesco il 22 gennaio del 1478 fondarono un Convento che eressero sulla cima del monte "Stornorum". Tale Convento ha avuto nel corso dei secoli diversi usi, oggi ospita una bellissima Casa di riposo per Anziani; I Cistercensi dimorarono nella famosa Abbazia di Santa Maria di Corazzo i cui ruderi si possono tuttora ammirare nelle vicinanze della frazione Castagna del comune di Carlopoli; I Padri dell'ordine di San Basilio vissero nel Monastero di San Nicola di Giaciano che si trovava nei pressi dell'attuale Panettieri I Padri Agostiniani alloggiarono nel Convento detto di S.Agostino fondato il 17 settembre del 1531; Convento dei frati Cappuccini o chiesa di San AntonioI Padri Cappuccini tuttora dimorano nel Convento (nella foto seguente) intitolato alla Madonna delle Grazie eretto nel 1587, all'interno di questo convento, di recente ristrutturato, si trova una ricchissima biblioteca con moltissimi volumi risalenti al '600.
Il terribile terremoto del 1630, che devastò l'intera Calabria, distrusse la città di Scigliano e spinse i suoi abitanti a spostarsi dal luogo natio altrove. Migrando nei luoghi più disparati, gli sciglianesi, fondarono dei veri e propri paesi (ricordiamo ad esempio Savelli e Mandatoriccio ), tra l'altro anche molto distanti da Scigliano, dove circa 400 anni dopo mantengono ancora un dialetto molto simile allo sciglianese.
La Storia ci ricorda che Scigliano fu uno dei più importanti centri attivi contro le masse borboniche del 1806. Il 13 aprile del 1806 Giuseppe Bonaparte si recò a Scigliano, proveniente da Cosenza dove albergò presso la famiglia Passalacqua, e qui ricevette il decreto che lo elevava al trono di Napoli.
Da Scigliano passò anche Garibaldi (quando con i "mille" riuscì nell'impresa dell'unificazione d'Italia). Un monumento che ne ricorda il passaggio si trova nella frazione di Porticelle in corrispondenza del passo di Agrifoglio.
Scigliano in passato fu centro di fiorenti attività artigianali e commerciali, arricchite della pregiata produzione serica, della lavorazione delle pelli e, in particolare, dei pettini. Tali prodotti venivano trasportati a dorso di mulo nelle altre regioni e, via mare, dalle vicine Nicastro ed Amantea, nei paesi mediterranei. Per tali motivi gli sciglianesi venivano chiamati "pellari"o "pettinari".
Scigliano ebbe diverse istituzioni benefiche un Monte dei Depositi ed un Monte dei Pegni ospitato sul campanile dell'attuale chiesa dell'Assunzione della Vergine, detta di "San Giuseppe" che è il santo patrono di Scigliano.
Tratto da: scigliano.asmenet.it

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