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Comune di San Donato di Ninea
San Donato di Ninea turismo:
San Donato di Ninea, ubicato su uno sperone roccioso alle pendici del “Cozzo del Pellegrino”, anticamente chiamato Ninea, fondato dagli Enotri, anteriormente alle Colonie greche, ha assunto l’attuale nome il 18 febbraio 1864.
Il nome Ninea ricorre già in un frammento della “Descrizione dello Terra’ di Ecateo da Mileto, storico e geografo greco, vissuto tra il 560 e il 490 a C..
E’ detto ‘”Conca dei metalli” per le innumerevoli presenze di minerali: oro, argento, vetriolo, cinabro, ecc. E’ da supporre che le miniere fossero conosciute da tempo immemorabile, e tuttavia il primo documento, in cui è menzionata la miniera di ferro di San Donato, è un diploma risalente a 1191. Si possono ancora ammirare i resti delle antiche miniere, in località “Bocca della Cava”, dove, esiste il “Casino dell’Oro”, edificio che serviva da deposito e abitazione per i minatori.
Tutto il territorio presenta un elevato interesse naturalistico con specie di animali e vegetali rari ed un’area ricca di foreste e sorgenti.
Chiese e antichi monumenti: anche l’arte trova la sua rappresentazione più alta nelle chiese di San Donato di Ninea dove le opere murali e su tela ne accrescono l’importanza storico-artistica.
Chiesa SS. Assunta (Chiesa della Motta): In posizione egemonica rispetto all'abitato fu costruita alla fine del X inizio Xl secolo. Rappresenta uno del pochissimi esempi di caratterizzazione urbana ravvisabili soltanto in Francia e in Italia meridionale nel sec, X-XlI di stile Romanico, subì l’influsso Normanno-Svevo nella costruzione della Torre Campanaria (sec. XIII). Bellissima è la facciata (sec. XVII-XVIII). All’interno troviamo l’Altare Maggiore in legno (sec. XVII) sul quale poggia un dipinto ad olio su tela opera tardo-rinascimentale di scuola meridionale (inizi sec. XVII). Di enorme valore storico-artistico, il Confessionale in legno del 1630 e le statue processionali dello stesso periodo.
Arcipretura SS. Trinità (Chiesa del Casale): dedicata alla SS. Trinità fu costruita nel primo ‘600. All’interno vi si trova la Cappella Ducale con lastra sepolcrale stemmata, un fastoso altare ligneo barocco riccamente intagliato e dorato con quadro ad olio della Madonna del Rosario (sec. XVII), opera di scuola napoletana. Grotte Sant’Angelo (Santuario di S. Michele Arcangelo) sec. VI VII:
Situato alle pendici di un monte, il Santuario è caratterizzato da due grotte meravigliose scavate dall’acqua con l’andar dei secoli. Con l’erosione sono emerse opere naturali come la “Madonna della Neve”, e cunicoli ancora inesplorati.
Chiesa Rupestre di S. Vito: è la seconda chiesa rupestre di S.Donato che unitamente a quella di S. Michele Arcangelo costituiscono un singolare ed interessante patrimonio artistico storico religioso e speleologico. La Chiesa è ubicata nel ventre del costone roccioso intorno al quale è situato il centro storico di S. Donato di Ninea, Cappella San Donato V. M. (località Pantano) sec. XVIII: l’interno si presenta con due navate, una centrale e una laterale. La navata centrale molto più ampia presenta nella parte terminale un dipinto raffigurante San Donato, le cui dimensioni corrispondono alla parte frontale del presbiterio (mt. 3.55 x 5.20), di recente fattura (1986) è stato realizzato dall’artista sondonatese Antonio Donato Consoli. Dello stesso autore, all’ingresso del paese (via Giardini), troviamo collocata un’opera scultorea che raffigura Padre Pio datata 1988.
Chiesa SS. Salvatore (frazione Policastrello):
Chiesa antichissima, restaurata da Tommaso Vescovo di S. Marco neI 1346. Ha una facciata dotata di un portale ogivale in pietra, e contiene preziose sculture in legno. All’interno: Pala d’altare della Cappella del Rosario, fastigio con decorazioni laterali e cimasa, con nicchia contenente la statua ligneo dal vero della Madonna con Bambino, opera di bottega provinciale del sec. XVIII. Pergamo ligneo intagliato in noce del 600 700. Confessionale ligneo intagliato del sec. XVII. Stipo della Sacrestia, imponente ml. 5 x 3. con scomparti e pannelli decorati, sul tipo monastico, con cimasa datata 1706.
Oratorio Santa Domenica (frazione Policastrello):
Restaurato da pochi anni, l’oratorio conserva incredibilmente cinque affreschi (S. Antonio Abate, S. Bernardo, e tre Madonne) del 1565-1568 di circa un metro quadrato ciascuno. Gli abitanti si chiamano Sandonatesi.
Tratto da: comune.sandonatodininea.cs.it
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