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Comune di Rogliano
Rogliano turismo:
Sorta probabilmente in epoca pre-romana, si sviluppò nel Medioevo, con l’insediamento nella zona di numerosi cosentini, fuggiti dalla città invasa dai saraceni. Il toponimo, che in documenti del Trecento compare nelle forme Rugiani e Rublani, deriva dal personale latino RUBULUS, piuttosto che RULLIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. Gravi furono i danni causati dal terremoto della prima metà del XVII secolo. Poco dopo, al pari degli altri casali di Cosenza, venne infeudata al granduca di Toscana, dal cui dominio fu sottratta a seguito della rivolta di Celico, tornando quindi nel regio demanio. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo, comprendente diverse università, e poi di un circondario, nella cui giurisdizione rientravano Marzi, Mangone e Parenti. Questa disposizione fu mantenuta anche dai Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna. La storia post-unitaria non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Il patrimonio storico-artistico annovera diversi edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Giorgio, in stile rinascimentale, col portale cinquecentesco; la chiesa di San Pietro, con l’interno ricco di stucchi barocchi; quelle di San Domenico e dei cappuccini, contenenti statue processionali e varie opere in legno intagliato; la chiesa dell’Annunziata e di Sant’Ippolito, di architettura settecentesca; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, del XVI secolo, in cui si possono ammirare pregevoli intagli lignei, opera di artigiani del posto, in località Camino. Interessante è anche il ponte di Tavoleria, di età romana.
Tratto da: italiapedia.it
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