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Parenti : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diCosenza.

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Comune di Parenti

Parenti turismo:

Parenti sorgeva alla fine del XVII sec., nel 1696, come “stabile appartenente alla baliva dei Casali del Monaco di Cosenza sotto la giurisdizione di Giuseppe Sambiase”. Luigi Ricciulli, barone del tempo, fissò il suo palazzo nella parte più alta del paese da dove controllava la valle intera. È proprio qui che cominciarono a formarsi i nuovi “presidi”, dove sorge l’attuale centro storico. A Luigi successe il figlio Stefano e con lui ci fu un incremento demografico, e , in particolar modo, di briganti. A quanto si racconta, infatti, il Ricciulli aveva messo sul portone del suo palazzo una catena, chiamata “dell’immunità”, e chiunque riusciva a raggiungere il paese e toccare questa catena era considerato immune da ogni crimine e poteva risiedere nel paese. Le persone che si recavano a trovare questi “fuorilegge” non si potevano dichiarare tali, e per questo assicuravano che andavano a trovare i “parenti” che risiedevano nel feudo, e da questo sembra che abbia origine il nome del Paese.
Ai primi anni del ‘700 data anche la chiesa della Madonna del Carmine di cui le prime notizie risalgono al 1752: sono, infatti, di quell’anno i primi libri ecclesiastici contenenti atti di morte, di battesimo e di matrimonio. La vita in quegli anni si svolgeva tutta intorno alla chiesa e al palazzo baronale: la chiesa della Madonna del Carmine sorge, infatti, molto vicino al secondo palazzo baronale. La fine del ‘700 e gli inizi del ‘800 vedono Parenti diventare famosa come covo di briganti che provenivano da tutte le parti per rifugiarsi nel piccolo centro. Molte in questo periodo sono anche le rivoluzioni sociali e le testimonianze storiche danno atto di veri e propri massacri compiuti. Nei primi anni del ‘900 l’economia parentese è gravemente colpita a causa della crisi dell’agricoltura e all’ ingente deficit comunale. Aggravano la situazione le due guerre e il forte flusso di persone che emigrano all’estero in cerca di fortuna con un conseguente calo demografico. In molti, purtroppo, non ritornano più dalla guerra, perché morti in combattimento o dispersi dei quali non si è avuta più notizia. È così che l’11 novembre del 1924 è inaugurato in Piazza Chiesa il Monumento ai caduti di Parenti nella prima guerra mondiale. Il dopoguerra vede la nascita di una cooperativa di contadini che cominciano pian piano a prendere possesso delle terre della Sila favorendo così l’agricoltura e iniziando l’urbanizzazione delle attuali frazioni, ancora oggigiorno improntate su un’economia quasi totalmente agricola con la coltivazione della patata. La notte tra il 24 e il 25 novembre del 1959 un triste evento colpì Parenti. La pioggia incessante di quei giorni fece risvegliare il paese sotto il fango: un’enorme massa di fango e detriti proveniente da contrada Gerardo e dal “Cianzu” invase Via Silana all’altezza dei tre canali in prossimità del bivio per Gratta. I nonni che ora hanno i capelli bianchi non hanno dimenticato quella notte che ancora ricordano e che ci hanno raccontato. Il paese in questi anni comincia ad estendersi verso est seguendo l’attuale SS 535, che è divenuta la strada principale di Parenti e che prende il nome di Via Silana all’interno del paese stesso, e tra i nuovi edifici nel 1960, dopo quattro anni di attività, è stato inaugurato l’asilo infantile Candida Pascuzzo Venneri.
Tratto da: comune.parenti.cs.it

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