Comune di Montegiordano

Montegiordano turismo:

Attendibili le ipotesi che gli storici e gli archeologi hanno postulato, rivelano la nascita di Montegiordano o comunque di un nucleo abitato sul sito ove essa sorge in epoca assai remota come si evince dai rinvenimenti archeologici che testimoniano la presenza di una necropoli preromana. si e avanzata l'ipotesi che Pitagora stesso vi abbia soggiornato scegliendola come residenza estiva nell'asse Crotone-Metaponto-Taranto,sedi delle sue scuole.
Il borgo di Montegiordano si formò tuttavia nel 1649 per volere del marchese di Oriolo Alessandro Pignone del Carretto ma, in epoca bizantina, era stato a sua volta meta dei monaci basiliani in fuga dall'Oriente nel corso della lotta iconoclasta.
La fondazione in epoca seicentistica avvenne con la separazione di alcuni possedimenti del monastero di san Francesco di Assisi ad Oriolo dei terreni in località Calopardo, voluta fortemente dal marchese per effettuare la ricostruzione del paese; inoltre questi; notando l'utile che ricavava dalla terra di Alessandria, posta tra le montagne, volle sfruttarne un'altra alla marina ma non del tutto vicina alla costa per sfuggire alle scorrerie saracene, e la battezzò Montegiordano. Nel Settecento esso fu concesso in feudo a Giuseppe Martino e ai suoi successori e, dopo una serie di traversie divenne Comune autonomo verso la meta del IV secolo a. C.
Il paese si divide in due parti, il "centro" e la "marina"; esso sorge in una zona gia abitata in periodo pre-romano laddove sono stati rinvenuti reperti di una necropoli antica e resti murari. In località Menzinara, inoltre sono stati riportati in luce i resti di una fattoria lucana utilizzata fino alla metà del IV secolo a.C.
L'itinerario, peraltro ricchissimo, di Montegiordano inizia con il castello, un tempo residenza invernale e di caccia del marchese Pignone e si trova in località Piano delle Rose. dotato di forti e consistenti mura di fortificazione, di numerosi ambienti, stanze, magazzini e stalle e di una cappella nei pressi intitolata alla Madonna del Carmine, e verosimile che il castello sorga sui resti di un altro piu antico. Il patrimonio storico-artistico e religioso inizia con la chiesa matrice intitolata a Sant'Antonio da Padova il cui nucleo originario risale al XIII secolo sebbene i rifacimenti novecenteschi ne abbiano modificato l'aspetto. Dell'antica struttura restano ancora l'altare marmoreo con intarsi neri, un pulpito in legno, la statua lignea della Madonna del Rosario e cosi via.
Edificata nei pressi del castello è invece la cappella della Madonna del Carmine, in localita Piano delle Rose, oggi in stato di rudere ma un tempo interamente affrescata; il percorso continua con la chiesa della Madonna di Pompei, alla marina, edificata in epoca recente (XX secolo) e inoltre la chiesa di san Rocco la cui facciata a capanna presenta un bel rosone e l'nterno pregevoli stucchi.
La ricchezza di Montegiordano si evince anche dall'ingente patrimonio artistico di natura civile: l'antica fattoria lucana a corte quadrata (IV-III a.C.) la casa Formichella edificio risalente al Settecento e restaurato negli anni Novanta del '900, le casa Manera (XVIII) Tarsia e Blefari (inizio Settecento) e, infine, il ppalazzo Solano.
E' costruito su due livelli e in facciata vi campeggia lo stemma gentilizio; si ricordi , inoltre, che nella cappella della Madonna del Carmine è custodito un piccolo altare ligneo donato dalla medesima famiglia che è ivi sepolta.
Ricco di bellezze naturalistiche Montegiordano annovera nel suo patrimonio una splendida spiaggia, un fitto bosco nella pineta di Quarto Miglio e, infine, il bosco comunale Curcio.
Tratto da: comune.montegiordano.cs.it

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