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Comune di Corigliano Calabro
Corigliano Calabro turismo:
Le origini della città di Corigliano Calabro risalirebbero all'epoca della terribile incursione araba del 977 d.C., da parte dell'Emiro di Palermo al Quasim. Alcuni abitanti di San Mauro (villaggio nei pressi dell'attuale frazione di Catinella) emigrarono verso le colline vicine, trovando una sistemazione stabile nel piccolo villaggio di Corellianum, posto sul colle Serratore. Dopo l'ascesa al potere dei normanni, Roberto d'Altavilla, detto il "Guiscardo" con le sue armate tenne sotto assedio le città bizantine vicine a Corigliano e tra il 1059 e il 1060 le città di Cariati e Rossano si arresero al condottiero normanno. Al "Guiscardo" venne affidata, attorno al 1073, la fondazione a Corigliano di un fortilizio che, realizzato sul colle più alto della città, permettesse la difesa dell'intero territorio. Alla creazione della antica torre di avvistamento, venne affiancata la realizzazione di una chiesa dedicata a San Pietro. La città si sviluppò progressivamente, attorno al Castello, con una forma a "grappolo d'uva" e fu attorniata, in epoca medioevale, da sicure mure di cinta, nelle quali si aprivano cinque porte di accesso. Nel XIV secolo il dominio del territorio coriglianese venne conquistato dai conti di Sangineto (Svevi), per poi consolidarsi, intorno al 1336, nelle mani della famiglia dei Sanseverino. Durante il conflitto tra Angioini e Aragonesi, nel XV secolo, la città affrontò una profonda crisi economica che ne arrestò lo sviluppo e il progresso. I Sanseverino mantennero il dominio sulla città di Corigliano fino alla morte dell'ultimo discendente del ramo di Tricarico, Niccolò Bernardino Sanseverino, Principe di Bisignano. Agli inizi del seicento, a causa degli enormi debiti generati, negli anni, dai discendenti della famiglia Sanseverino, i feudi di Corigliano e di San Mauro furono venduti e acquistati da Agostino e Giovan Filippo Saluzzo, ricchi finanzieri genovesi che operavano nel Regno di Napoli. Dopo alcune vendite, effettuate soprattutto a favore di prestanomi dei Saluzzo, i feudi di Corigliano e di San Mauro passarono definitivamente nelle mani di Giacomo Saluzzo, presidente della "Regia Camera della Sommaria", che affidò la gestione del feudo al figlio Agostino. Agostino Saluzzo, durante la rivoluzione popolare ordita da Masaniello contro il potere spagnolo (1647-48), fu chiamato alle armi per difendere la corona. La riuscita della difesa del Regno, organizzata da Agostino Saluzzo contro le forze repubblicane del duca di Guisa, gli acconsentì di ottenere, l'8 maggio del 1649, il titolo di Duca di Corigliano. Sotto la signoria di Agostino Saluzzo si assistette ad un'espansione territoriale della città dal centro in direzione del colle San Francesco, dove sorgeva il convento fondato dal Santo di Paola. A quell'epoca vennero costruite una serie di arterie stradali al fine di agevolare la viabilità dal centro città verso le campagne. Nello stesso periodo, si diede inizio alla produzione industriale della pasta di liquirizia: il territorio di Corigliano era molto ricco di materia prima. Anche il borgo marinaro di Corigliano, sotto il potere dei Saluzzo, divenne centro di importanti traffici commerciali e di numerose fiere. Nell'ottocento, con l'invasione del territorio da parte delle truppe napoleoniche, si registrò una forte crisi socio-economica che indebolì fortemente la città. Nel mese di agosto del 1806 le truppe napoleoniche, guidate dal generale Reynier, arrivano sotto le mura di Corigliano con la pretesa di entrare liberamente nella città. Il popolo coriglianese però, rifiutò di dare ospitalità ai francesi temendo che dietro di questa si celasse la reale volontà di dominio e sottomissione dell'intero territorio e decise di combattere per respingere le truppe napoleoniche. Le truppe francesi sferrarono, così, un potente attacco alla città. I Saluzzo, dopo la pesante sconfitta, non riuscendo a risollevare le sorti della città, decisero di alienare, nel 1828, i loro beni coriglianesi al barone Giuseppe Compagna, (1780-1834). Quest'ultimo, insieme ai suoi discendenti Luigi e Francesco, abilmente ricompose il potere economico che un tempo era stato dei duchi Saluzzo. I Compagna sfruttarono le potenzialità del territorio coriglianese avviando una serie di importanti attività imprenditoriali che spaziavano dall'agricoltura, alle attività commerciali e indusriali.
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Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diCorigliano Calabro
Bar-Pizzeria nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (1) -
Campeggi nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (1) -
Dimora Storica nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (1) -
Kartodromo nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (1) -
Ristoranti nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (5) -
Sala Ricevimenti nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (1) -
Stabilimenti Balneari nel Comune di Corigliano Calabro Tot: (4) -
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Corigliano Calabro
Corigliano Calabro (Comune) -
Lido Le Capannine (Stabilimenti Balneari) -
Lido L'Avana-Ristorante (Stabilimenti Balneari) -
La Dolce Vita Ristorante (Ristoranti) -
U Vascj Bar Paninoteca (Bar-Pizzeria) -
Lido le Piramidi (Stabilimenti Balneari) -
Miramare Hotel (Sala Ricevimenti) -
Relais Il Mulino (Dimora Storica) -
Ristorante Il Guazzetto (Ristoranti) -
Ristorante 5 Gradini (Ristoranti) -
Lido Aurora (Ristoranti) -
Kartodromo Nido del Falco (Kartodromo) -
Onda Azzurra Camping Village (Campeggi) -
Il Corallo Beach (Stabilimenti Balneari) -
Il Caciucco Ristorante (Ristoranti) -