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Comune di Cellara
Cellara turismo:
A circa 12 chilometri da Cosenza, risalendo verso l’altipiano silano, su per la collina a 800 metri di altitudine, tra gli uliveti e i vigneti della piana di Donnici, quasi congiunta a Figline, si trova Cellara.
Le prime notizie risalgono al tempo in cui la Calabria fu terra depredata, assediata, distrutta dalle scorribande saracene che, approfittando della discordia tra Greci e Longobardi, incalzavano, invadendola e predando nei suoi paesi e campagne.
Oggi Cellara ha un territorio di kmq. 5,89, di abitanti 525 circa, con le contrade di Riposo, Cancellisi, Destre Inferiore, Diroito di Cellara, Cognale del Piro, Gesuri, Pantano, Porcili, Quaranta, Giardino, Casignano, Piticchia, Contrada Molino, Cancello, S. Domenico.
Il paese posto in una situazione geografica di privilegio, a poca distanza dalle località turistiche della costa tirrenica (Falerna, Tropea, Gizzeria), e quelle della Si¬la (Lorica, Camigliatello, S. Giovanni in Fiore), si giova dello sviluppo turistico balneare e montano. Esso è in una situazione di privilegio anche perché non è stato contaminato dall’inquinamento che disturba, non poco, l’equilibrio ecologico dell’ambiente.
Per la salubrità dell’aria, la freschezza e purità delle acque nonché la serenità dei luoghi, che una natura in¬contaminata offre, Cellara è meta di turisti ai quali dà tutta la sua ospitalità. Il paesaggio è ricco di vegetazione: querceti, castagneti, faggeti, formano fitti boschi sulla col¬lina non monotona ma interrotta dai borghi vicini e arroccati, dove lo scenario meraviglioso della natura è parte integrante del vivere dell’uomo.
Le genti nuove di Cellara, simbolo della civiltà moderna, mantengono vive le antiche tradizioni locali, civili e religiose che, tramandate da secoli, danno vita a feste ricche di folklore: messaggio di autentica civiltà.
A Cellara verso la fine di agosto fervono i preparativi per la festa votiva del Santo Patrono, organizzata da qualche anno a questa parte dai ragazzi dell’Oratorio Don Teofanio Pedretti, insieme a qualche fedele della parrocchia San Pietro Apostolo: San Sebastiano, e ci si rende conto come ancora le tradizioni rivivono nella loro genuinità e freschezza; ciò che ha sempre entusiasmato grandi e piccoli è “A Pullicinella”.
Le feste, le sagre paesane rappresentano il momento migliore per rivalutare gli aspetti dell’artigianato cellarese.
Cellara è dunque il passato ed il presente, la tradizione e la cultura, la storia e la leggenda, il sacro e il profano; il processo storico nel suo divenire accomuna uomini, vicende, idee che hanno una sola radice: la terra d’origine.
La vecchia chiesa con il suo campanile domina nel mezzo della campagna. Evoca nomi ed eventi del passato, la civiltà e l’arte si fondono per creare sempre una nuova storia.
Tratto da: comune.cellara.cs.it
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